A tutto Campo
Le minacce di un allargamento del conflitto israelo-palestinese, nuovo fronte bellico tra Occidente e Oriente del pianeta dopo quello russo-ucraino; gli attesi “break” di Federal Reserve e Banca centrale europea sull’aumento del costo del denaro; la corsa per la Casa Bianca tra Joe Biden e Donald Trump, che sta entrando sempre più nel vivo: quali effetti avranno a livello globale sui consumi e i mercati?
L’economista americano Coleman Kendall, intervistato da Giuseppe Gaetano negli studi di PLTV, getta il suo sguardo su presente e futuro dell’economia mondiale. Per quanto riguarda il nuovo scenario di guerra spalancatosi in Medio Oriente, l’effetto principale sarà sul prezzo del petrolio, e dunque sui prodotti energetici.
Dal caro vita, al business dei prestiti alle imprese e dei mutui alle famiglie. Sulle prossime mosse di FED e BCE, nonostante gli annunciati break nel rialzo dei tassi di interesse, questi resteranno inevitabilmente su livelli elevati per ancora molto tempo vista la lentezza con cui Usa ed Europa stanno avvicinando l’obiettivo di riportare l’inflazione al 2%: il fantasma del credit crunch è dunque tutt’altro che dissipato.
Più politica l’ultima “dicotomia” affrontata nella conversation: manca un anno al voto che deciderà chi tornerà alla Casa Bianca e l’evoluzione del contesto generale, naturalmente, dipenderà molto anche da chi, fra Biden e Trump, uscirà vittorioso dalla tornata elettorale statunitense.
Cole Kendall: “Nessun Rischio Credit Crunch negli Usa, Economia più Problematica in Italia”
