di Piergiorgio Giuliani, vice direttore PLTV
Ormai siamo all’epilogo di un’altra triste vicenda italiana: un altro pezzo dell’Italia sta per scomparire.
Il 14 ottobre c’è stato l’ultimo volo di Alitalia: alle 22,05 è decollato il volo AZ 1586 Cagliari – Roma Fiumicino e Alitalia, dopo quasi 75 anni in cui è stata una delle più importanti compagnie aeree del mondo, ha terminato la sua avventura nei cieli. Un passato glorioso, importante, di una Compagnia aerea che ha collegato l’Italia al resto del mondo, terminato per l’incompetenza delle scelte manageriali fatte. La sua parabola è di una tristezza infinita.
Ma dalle sue ceneri è sorta ITA, più piccola, con meno voli e con meno personale: insomma un’altra compagnia, un altro nome.
E dopo Alitalia, sarà il turno di Monte dei Paschi di Siena: la prima banca nata al mondo cesserà di esistere. Anni di “mala gestio” hanno rovinato un’altra eccellenza italiana: un altro primato italiano scompare. Mi angoscia anche il pensiero che non solo sparirà la banca, ma verrà anche smembrata: un pezzo a MCC, un pezzo a Unicredit (quello profittevole), i debiti allo Stato, cioè a noi.
L’A.D. di UniCredit, Orcel, ha comunicato che il marchio “Monte dei Paschi di Siena” nell’ambito della valorizzazione dell’azienda è un disvalore, cioè non solo non vale nulla, ma ha un valore negativo.
Allora io ufficialmente mi propongo per acquistare questo valore negativo e sono pronto a pagarlo 1000 euro. Peccato di più non possa, altrimenti offrirei molto, ma molto di più!
La Comunità Europea, con i suoi dettami ha imposto che per Alitalia e Monte dei Paschi di Siena venga applicata la “damniatio memoriae”.
Questa condanna, nel diritto romano, era una pena consistente nella cancellazione di qualsiasi traccia di una persona, come se questa non fosse mai esistita. Era la pena più severa del diritto romano e veniva decretata dal Senato. I nomi Alitalia e Monte dei Paschi di Siena non dovranno più essere utilizzati e col tempo la loro storia verrà dimenticata.
Altre storie di damnatio memoriae ci sono state ultimamente e di una ho anche riferito: quella di Colin Powell che nel 2003 si presentò al Consiglio di Sicurezza dell’ONU con una provetta piena di polverina bianca affermando che era “la prova” delle armi chimiche e batteriologiche che Saddam voleva utilizzare contri i “buoni”. Cadde un governo, ci furono migliaia di morti, la nazione finì nelle mani degli estremisti religiosi islamici, ma la coscienza delle persone fu anestetizzata e del fatto che fu tutta una montatura nessuno ne parlò più. I buoni restarono i buoni e i cattivi rimasero i cattivi. Machiavelli docet.
Ma io non voglio dimenticare: Alitalia ad un certo punto era un’eccellenza e il Monte dei Paschi di Siena lo stesso.
Speriamo che questo sia l’ultimo caso di damnatio memoriae: l’Italia non si merita questo. Non dimentichiamo!
Come non dimentichiamo di comprare beni italiani, prodotti da aziende che pagano le tasse in Italia e utilizziamo aziende di consulenza italiane.
Alla prossima.